Le nuove stufe Hi-tech

Le nuove stufe Hi-tech

Alta efficienza e design

Lo sviluppo della tecnica sta portando sul mercato stufe sempre più tecnologiche con una particolare attenzione al risparmio energetico e alle emissioni, sempre di più nel rispetto dell’ambiente, anche sotto la spinta di normative maggiormente stringenti in questo senso. Le nuove stufe Hi-tech, però, sono anche sempre più curate nell’estetica in modo che alla loro funzione specifica si unisca anche la massima armonizzazione dell’ambiente domestico in cui trovano spazio.

Dal 1 gennaio 2018, poi, ogni stufa deve essere classificata con l’etichetta energetica, obbligatoria per legge da tale data su tutti i prodotti a biomassa. Non importa la loro estetica, il loro stile, le nuove stufe a pellet e a legna stanno diventando un concentrato tecnologico, siamo distanti parecchio dalla vecchia stufa della nonna, per notevolmente efficiente ma con poca attenzione per l’ambiente. Non dobbiamo dimenticare, peraltro che nelle grandi città, soprattutto, ancora negli anni ‘60 in molti edifici c,erano impianti termici che funzionavano a carbone, un combustibile economico e con un buon rendimento termico ma terribilmente inquinante.

Anche le stufe a legna sono imputate di essere inquinanti, con l’emissione in atmosfera di notevoli quantità di CO2 ma in molte situazioni sono l’unica possibilità di avere un riscaldamento, non esistono alternative o almeno non razionalmente praticabili.

Il pellet rappresenta una soluzione alternativa alle tradizionali caldaie, economica nella gestione e ad alto rendimento, proprio grazie alla tecnologia moderna che consente una gestione dinamica, intelligente automatica della fiamma ottimizzando la combustione con il  massimo rendimento e le minori emissioni. Molte sono anche gestibili da remoto tramite App che consentono l’accensione, lo spegnimento e la temperatura semplicemente dallo Smartphone o dal Tablet.

Questo, ovviamente, consente anche un notevole risparmio comandandone, ad esempio, l’accensione un certo tempo prima di entrare in casa in modo da trovare un ambiente caldo e confortevole consumando il minimo possibile.

Risparmio energetico con le nuove stufe

Le soluzioni tecnologiche attuali consentono anche un incremento del rendimento fino a livelli impensabili solo fino a pochi anni fa, raggiungendo oggi rendimenti anche di oltre il 90%. Certo, non tutte le stufe, anche moderne, presentano rendimenti così elevati, per questo la legge ha introdotto l’obbligo dell’etichetta energetica anche su questi apparecchi, al pari di come è già da tempo per tutti gli elettrodomestici, ad esempio.

La classificazione è sempre la stessa, da A++ per le stufe con migliori performance, fino alla classe energetica G che ha rendimenti decisamente inferiori. La classe energetica tiene conto del consumo della stufa a parità di prestazioni in termini termici ma anche del consumo di energia elettrica per il suo funzionamento.

Nell’etichetta che è diventata obbligatoria si deve trovare l’indicazione del produttore, il modello della stufa, la potenza termica diretta e la potenza termica indiretta, cioè la potenza rilasciata dalla stufa all’impianto idraulico di riscaldamento, ovviamente limitatamente alle idrostufe e ai termocamini, chiude la lista delle indicazioni, naturalmente, la classe energetica dell’apparecchio. Molte aziende hanno deciso autonomamente, senza alcun obbligo di legge, di certificare l’immissione in atmosfera di inquinanti con un sistema di assegnazione di “stelle”.

Determinato che una stella corrisponde al requisito minimo per l’immissione sul mercato e facendo riferimento a questo come base, la classificazione mostra tante più stelle quanto minore è l’immissione di inquinanti. Quattro stelle, il massimo, significa una riduzione delle emissioni del 70% rispetto al minimo previsto. Norma ancora più stringenti di quella attualmente esistenti sono previste a partire dal 2022 ma avremo ancora tempo per parlarne. L’obiettivo è duplice: intervenire sulla limitazione del consumo di energia e contemporaneamente giungere a parametri più rigidi e severi rispetto alle emissioni in atmosfera con la tendenza a limitare sempre di più l’inquinamento che porta all’incremento del surriscaldamento del globo.

Redazione