Come curare i piedi gonfi in gravidanza

Come curare i piedi gonfi in gravidanza

Il gonfiore ai piedi, chiamato anche edema periferico, nel periodo della gravidanza è una cosa molto diffusa. Ai primi caldi dell’estate e con il peso che incombe negli ultimi 3 mesi di gravidanza, gli arti inferiori sono sollecitati ed ecco che si forma un ristagno dei liquidi ed il sangue circola in maniera anomala.

Cause del gonfiore ai piedi

Per una donna in gravidanza ci sono dei fattori scatenanti il gonfiore ai piedi e sono:

1) l’utero che si ingrossa, poiché il peso del feto, che ogni mese aumenta, fa si che questo infierisca sui muscoli pubici che poggiano sugli arti inferiori;

2) il progesterone, l’ormone per eccellenza, che ha il compito di rilassare la muscolatura per l’imminente parto e provoca un rallentamento della circolazione sanguigna;

3) sovrappeso e obesità (per alcune), che non aiutano i piedi perché provocano un ristagno maggiore dei liquidi del corpo nel tessuto adiposo. Questo provoca una maggiore ritenzione idrica.

Rimedi al gonfiore dei piedi in periodo di gravidanza

Dal punto di vista psicologico, se una donna in gravidanza vede gonfiarsi i piedi può scoraggiarsi. La priorità deve comunque essere mantenere in salute se stessa e il feto.

La prima cosa da fare è  individuare una crema, con ingredienti naturali. Questa sicuramente è l’ideale per alleviare una buona parte del gonfiore.

Si consigliano i rimedi riportati di seguito.

1) Fare un pediluvio con acqua tiepida o fredda che riattivi una migliore circolazione e provochi un rilassamento dei muscoli, evitando la comparsa di fastidiosi crampi. Insieme all’acqua si può usare il bicarbonato (non più di due cucchiai). Bisogna tenere i piedi a mollo per circa 20 minuti. Subito si avrà un effetto di fresco ed emolliente. In alternativa al bicarbonato si può aggiungere del sale marino grosso. Mescolare bene, per sciogliere il sale, e tenere i piedi a bagno per circa 20 minuti. Vedrete che i piedi si sgonfieranno subito e in più si avrà un’azione drenante e disinfettante.

2) Fare dei massaggi naturali muovendo in maniera delicata i polpastrelli, anche dopo aver fatto il pediluvio e asciugato bene i piedi, usando dell’olio di ippocastano o betulla o di mandorle dolci. Si avranno subito degli effetti rilassanti.

3) Fare dello streching con movimenti che servono alle articolazioni e diminuiscono il ristagno dei liquidi. Bastano 10 minuti al giorno. Appena ci si sveglia la mattina bisogna alzare le caviglie in alto ruotando il piede in senso orario e poi in senso antiorario (un piede alla volta). Questo si può ripetere anche la sera prima di andare a dormire. È una sana abitudine con efficacia assicurata. Se uno può, farsi fare da un esperto dei massaggi rigeneranti nei punti giusti senza correre dei rischi.

4) Dormire con i piedi rialzati, con un cuscino sotto le gambe che serve ad alleviare la pesantezza ed il gonfiore degli arti inferiori, in particolare la sera. In commercio si trovano dei cuscini specifici per il periodo della gravidanza.

5) Portare scarpe adatte, che siano comode, con adeguati plantari, che non siano tacchi alti, ed evitare l’uso di calze a maglie strette che possono causare il ritorno venoso.

6) Osservare una dieta equilibrata e sana, mangiando parecchia verdura e frutta, in particolare quella secca, cibi integrali e naturali che aiutano la circolazione del sangue (aglio, cipolla, frutti rossi). Da evitare le fritture, gli insaccati, i cibi grassi che favoriscono l’aumento dei liquidi. Usare meno sale nella propria alimentazione.

Redazione